giovedì 31 luglio 2008

Redacted


Brian De Palma è uno dei più grandi, da "Carrie" passando per "Scarface", e a "Gli Intoccabili" si arriva a quest'ultimo "Redacted".

Un soldato americano in Iraq decide di riprendere con la sua telecamera amatoriale tutto quello che accade al suo plotone. Due soldati decidono una notte di irrompere in una casa, violentare una ragazza e poi uccidere la famiglia e bruciare la casa. Gli altri pur non facendo parte attiva dell'azione non fanno niente per bloccarla.

Brian De Palma ritorna alle guerre americane dopo "Vittime di guerra" e ci ritorna per sottolineare che passa il tempo ma niente cambiasi commettono gli stessi errori.

Televisione e giornali ci hanno raccontato una guerra pesantemente filtrata: "effetti collaterali" così hanno chiamato le vittime innocenti. Brian De Palma usa spesso inserire scene dentro le grafiche di Youtube o di forum e forse ci indica là dove cercare quelle verità che i media tradizionali ci hanno nascosto.

Ho l'impressione che questo film non sia stato distribuito... in Italia.

70-528

Il primo è fatto, da oggi sono MCP

martedì 29 luglio 2008

Upgrading Mozilla ThunderBird 2

Accade con Windows Vista che l'aggiornamento automatico non riesca, e anche l'installazione stand alone si concluda con un niente di fatto. Il simpatico client ci avverte che il file mozmapi32.dll è in uso e perciò la procedura di installazione non può essere terminata. La soluzione è rinominare il file mozmapi32.dll e rilanciare l'installazione.

Trend negativo

"Respinge la proposta della Costituente di sinistra e qualsiasi ipotesi di superamento o confluenza del PRC in un’altra formazione politica. Il tema dell’unità a sinistra rimane un campo aperto di ricerca e sperimentazione, partendo da questa premessa."

"E’ parimenti necessario rilanciare l’indagine sulla morfologia del capitalismo contemporaneo, allargare il lavoro di inchiesta sulla nuova composizione di classe e sulle forme di organizzazione del conflitto."

Dal documento approvato nel congresso di Rifondazione Comunista

C'era una volta una bellissima donna che viveva in una casa con 7 nani, un giorno dopo una lunga discussione un gruppo minoritario decise di allontanarsi dalla maggioranza fondando una corrente ma evitando la scissione. Da allora lei visse con i 4 + 3 nani

CVD

Come spesso accade e alla conclusione della definizione del database e del modello per il mio progetto Rails il cliente cambia idea: "Scusami non avevo capito cosa volevo, vorrei qualcosa che si ispira al futurismo russo e mi serve che il sito A faccia 1 2 e 3 il sito B faccia 1 2 e 4 il sito C faccia 1 3 e 5".

Erano un tempo 3 siti uguali come funzioni e con una grafica semplice, pulita e moderna.

giovedì 24 luglio 2008

Sono problemi

EMERENZIO BARBIERI senza di lui non sapremmo che i deputati non hanno il barbiere gratis e cosa ancora peggiore le deputate non possono recarsi gratuitamente da un parrucchiere interno alla Camera dei Deputati. Oggi a Radio24 ci ha detto che i deputati al prezzo di 12 euro mangiano primo secondo e dolce, prezzo esoso per un pasto di pessima qualità. E ancora che non possono viaggiare in business class come i senatori. Tutte queste cose già basterebbero per rendere la vita del deputato un'esperienza insopportabile. Ma il peggio l'ha lasciato per ultimo: la rassegna stampa viene consegnata alle 12. Cosa farà il povero EMERENZIO BARBIERI fino alle 12, un attesa snervante senza neanche la prospettiva di un pranzo decente.



Sono io il vero privileggiato, la rassegna stampa me la faccio quando mi pare con internet e a pranzo posso scegliere tra pasti precotti, panini plastificati e insalate improbabili quasi allo stesso prezzo. E meglio ancora di me sta l'operaio che riasfalta la tangenziale alle 13 del fresco agosto romano: a lui basta ascoltare le autoradio degli automobilisti in fila per sapere le notizie e a pranzo non paga niente perchè se lo porta da casa... così arriva a potersi comprare la cena.

PS: i politici viaggiano gratis sia in business che in qualunque altra classe. Un ascoltatore ha rettificato il prezzo del ristorante della Camera: 7,50 euro. Barbieri adesso fa parte del Popolo delle Libertà proviene dall'UDC dalla corrente di Giovanardi per saperne di più

Contando gli attimi

Finalmente torna in televisione, dichiara di volersi mettere alla prova in un reality dopo aver passato un periodo terribile(tipo le storie che lei ha messo in giro riguardo un presunto tradimento con il capitano della roma?).

Alcuni anni fa ci ha deliziato in una mitica pertecipazione ad un altro reality, la sua resistenza è stata fiaccata dopo 3 giorni nei quali aveva raccolto esclusivamente insulti dai colleghi per la scarsità dell'impegno profuso nei lavori domestici e campagnoli.

Attendo con ansia che torni a dispensare saggezza questa volta dalla spiaggia dell'Isola dei Famosi o degli ex-famosi e dei non ancora abbastanza famosi.



Nella foto in una appassionata interpretazione.

sabato 19 luglio 2008

Quarto potere

La democrazia è un'illusione e se la stampa non fa il suo dovere è sicuro allora che si tratti di una invenzione. Mentre da noi si riempiono le pagine sulle frasi di Guzzanti da altre parti si sono accorti che c'e' qualcosa di strano, e che qualcosa è accaduto non si può fare finta di niente.

PS: Un film magnifico, uno dei più belli che abbia mai visto.

martedì 15 luglio 2008

Until the end of the world

Oggi è il turno di "Cloverfield", "Io sono leggenda" e "E venne il giorno".

Tre film catastrofici come negli anni settanta ma strettamente collegati al trauma dell'11 settembre.

"Cloverfield": film post 11 settembre. New York improvvisamente si trova al centro di quello che all'inizio sembra un attacco terrorista. I personaggi fuggono e cercano riparo continuando a riprendere tutto con una telecamera amatoriale.
Il film passa dopo un inizio un pò fiacco fino ad arrivare al genere horror-fantascientifico-mostrifico. I protagonisti, come insegna "Scream", non fanno altro che cercare di mettersi nei guai. E' ovvio che chiunque ha una telecamera in mano ed è inseguito da mostri che tentano di divorarlo non possa far altro che continuare a riprendere invece di pensare a salvarsi il più velocemente possibile.
Il legame con "Lost" ogni tanto esce fuori in scritte e simboli ma in fondo neanche tanto. Il film è del genere che piace o non piace, chi viene rapito dall'atmosfera si troverà a tifare per i personaggi o... per il mostro, gli altri sono destinati a rifiutare il film un pò come "Blair Witch Project". A me è piaciuto...

"Io sono leggenda" che dire: un bel libro e un film pessimo con un finale tremendo. La parte migliore è il tentativo di approfondire la vita solitaria di Will Smith unico sopravvisuto di un'epidemia. Ma è un tentativo che dura poco il regista preferisce la strada del film horror-azione-adolescenziale con delle specie di zombie che sembrano usciti fuori da un videogioco.

"E venne il giorno": M. Night Shyamalan agli esordi è stato eccezionale, suoi il "Sesto senso" e "Unbreakable" poi è arrivato l'orribile "Signs" e il passabile "The village".
L'inizio del film è veramente inquietante: improvvisamente le persone perdono l'istinto di autoconservazione e iniziano a suicidarsi. Come in "Cloverfield" la prima ipotesi è un attacco terroristico, e penso che molti anni ancora passeranno prima che gli stati Uniti riescano a metabolizzare l'11 settembre. Invece è la natura che si sta ribellando all'uomo, come una sorta di crisi di rigetto le piante sviluppano una tossina che induce al suicidio, e scatta una specie di gara a chi trovo il modo più originale di uccidersi.
I protagonisti per salvarsi si rifuggiano in comunità sempre più piccole fino ad arrivare al singolo nucleo famigliare metafora che la salvezza passa dal rinunciare allo stile di vita raggiunto per ricominciare dalle cose essenziali.
Il film convince a tratti, migliore degli ultimi film di Shyamalan ma non al livello dei primi due.

lunedì 14 luglio 2008

Si prega di riavvolgere il nastro

Nello scorso weekend ho visto il film in oggetto.

L'idea del film è sufficentemente assurda, un uomo nel tentativo di sabotare la centrale elettrica rimane magnetizzato, entra nella videoteca dell'amico rendendo illegibili le videocassette. Nasce la necessità di dover rigirare i film che i clienti intendono affittare. I nuovi film ottengono il successo che nessuno si aspettava fino all'arrivo degli avvocati della major.

L'opera è di Michel Gondry già autore dello splendido "Eternal sunshine of the spotless mind" tradotto in un più idiota "Se mi lasci ti cancello". Lo stesso destino per questo pubblicizzato come "L'acchiappafilm".
In "Be kind Rewind" si traccia una critica al mondo dei vari BlockBuster pieni di film nuovi e con commessi privi di alcuna competenza, ma a me ha colpito soprattutto come viene trattato il passato: "il passato ci appartiene e possiamo cambiarlo se vogliamo" mi ha ricordato in opposizione il tema di "Magnolia" e di "Onora il padre e la madre": "Tu puoi chiudere con il passato ma il passato non chiude con te".
In "Be Kind Rewind" i nostri due eroi rigirando i film creano opere nuove basate sul ricordo delle trame, e in qualche modo se ne appropriano perchè tutti nel ricordo modifichiamo la realtà e la rendiamo più simile a come l'avremmo voluta.
Nel precedente "Eternal sunshine of the spotless mind" ma ancora di più in "Magnolia" e in "Onora il padre e la madre" invece ritroviamo un passato e un destino a cui non ci si può sottrarre.
Un ritorno continuo al tema del ricordo e del rapporto tra causa ed effetto.
Anche potendo cancellare il passato questo si riproduce perchè inevitabilmente rifacciamo sempre gli stessi errori, ogni volta che capitano in situazioni simili scegliamo di seguire le stesse strade. Ogni volta anche sapendo che la porta è quella sbagliata non riusciamo a resistere e eccoci di nuovo nel mondo e in situazioni che avevamo deciso di evitare.

Alla fine cosa rimane?
La consapevolezza di fare sempre le stesse scelte?
Avere la memoria che a volte funziona come quella di un malato di Alzheimer e invece per altre cose sta sempre lì in agguato e con un niente fa tracimare ricordi non desiderati?

Alla fine ne vale la pena perchè siamo quello che ci è successo e le scelte che abbiamo fatto, magari un giorno i ricordi saranno talmente sfumati che diventeranno come i film "maroccati", nel frattempo si va avanti...

giovedì 10 luglio 2008

Non ce la faccio

"Fascismo Comunismo, per me sono la stessa cosa e hanno fatto gli stessi danni."

No non si può sentire cose del genere e lasciarle passare. Vorrei ricordare a questi storici da mezzi pubblici che noi italiani abbiamo avuto 20 anni di dittatura, confino, omicidi politici, leggi razziali, tribunali speciali... Abbiamo avuto giovani che combattevano per difendere un regime e giovani che hanno lasciato tutto per andare in montagna a combattere contro.

Non è esattamente la stessa cosa...

sabato 5 luglio 2008

Ciao mondo in salsa Android

La solita prima applicazione, però vederla sul simulatore del GPhone da una certa soddisfazione.

La prima versione con l'interfaccia implementata in modo programmatico:

import android.app.Activity;
import android.os.Bundle;
import android.widget.TextView;

public class primaApp extends Activity {
/** Called when the activity is first created. */
@Override
public void onCreate(Bundle icicle) {
super.onCreate(icicle);
TextView tv= new TextView(this);
tv.setText("Ciao!");
setContentView(tv);
}
}


Una delle cose più interessanti è che la User Interface può essere definita anche in modo dichiarativo tramite un file xml:

<linearlayout android="http://schemas.android.com/apk/res/android" orientation="vertical" layout_width="fill_parent" layout_height="fill_parent"></linearlayout></span>

<textview android="http://schemas.android.com/apk/res/android" layout_width="fill_parent" layout_height="fill_parent" text="Ciao!"></textview>

Quindi piccole modifiche alla grafica possono essere fatte senza dover rifare molto codice ;-)

La "activity" diventa anche più semplice:

import android.app.Activity;
import android.os.Bundle;
import android.widget.TextView;

public class primaApp extends Activity {
/** Called when the activity is first created. */
@Override
public void onCreate(Bundle icicle) {
super.onCreate(icicle);
setContentView(R.layout.main);

}
}


Ogni applicazione Android è composta da 4 blocchi base:

Activity
Intent Receiver
Service
Content Provider


Activity: è il blocco più comune, si può immaginare con una singola schermata e viene implementata in una singola classe che estende la classe base Activity. Quando una nuova schermata comincia la precedente viene messa nella History e fermata. Ogni schermata può ritornare dei valori alla schermata chiamante. Android prevede l'utilizzo di classi speciali per passare da un'activity ad un'altra, queste classi vengono chiamate Intent. Gli Intent sono una richiesta di fare qualcosa, esistono poi gli IntentFilter che invece rappresentano la descrizione di cosa un'attività è in grado di fare o meglio di quali eventi è in grado di catturare.

Intent Receiver: è il codice che viene eseguito in risposta ad un evento esterno, ad esempio una chiamta telefonica. Non mostra una User Interface ma può chiamare il NotifyManager per avvertire l'utente che è avvenuto qualcosa di importante.

Service: i servizi sono codice che viene eseguito anche per tempi lunghi e che girano anche senza un'interfaccia grafica. Un esempio potrebbe essere un media player: il player in sè può girare senza UI esponendo le funzioni principali tramite un interfaccia.

Content Provider: serve per condividere i dati tra applicazioni diverse. Quindi il Content Provider è una classe che espone i metodi per l'accesso ai dati.

venerdì 4 luglio 2008

Comunicato numero 1

Il titolare di questo blog tiene a precisare di non essere in possesso delle trascrizioni delle intercettazioni telefoniche del presidente del consiglio.

giovedì 3 luglio 2008

Android: ma Asimov non c'entra niente

Google ha deciso di impegnarsi nel mondo del mobile. Le integrazioni tra cellulare e le molteplici applicazioni targate g-qualcosa sono affascinanti a partire dalle mappe e dalla presenza ormai divenuta standard del gps sui cellulari.

Ho quindi deciso di provare a fare qualcosa con il sistema operativo che Google sta sviluppando per il futuribile GPhone.

Google mette a disposizione degli sviluppatori un sdk liberamete scaricabile, per utilizzarlo consiglia di lavorare con Eclipse per agevolare ciò rilascia anche un plugin.

L'sdk richiede l'utilizzo del linguaggio java, una buona occasione per riprendere lo studio del linguaggio della Sun.

Il primo passo è scaricare l'sdk da qui. I requisiti per lavorare su Windows sono versione minima Xp e aver installato la jdk dalla versione 5 in poi.

Io ho deciso di utilizzare Eclipse che già uso per Ruby e Php, in particolare sul mio pc ho la versione 3.3 con il plugin Aptana Studio. Quindi dopo l'installazione dell'sdk che si risolve nello scompattare un file zip e aggiungere una variabile di ambiente come spiegato in questa pagina. Il passo successivo è stata l'installazione del plugin per Eclipse, l'installazione è semplice basta aggiungere https://dl-ssl.google.com/android/eclipse/ alle fonti remote dei plugin e poi seguire i passi che vengono proposti.

Da bravo nerd il primo programma che ho sviluppato è il classico "Ciao mondo", nei prossimi giorni quando troverò del tempo proverò a servirmi del simulatore di GPhone per inviare foto georeferenziate ad un album online. L'applicazione non è molto originale ma serve per scoprire le possibilità di questo oggetto.

martedì 1 luglio 2008

Oggi a radio 24

Chi è che avverte l'ex ministro Ferrero che il contrario di nomade non è sedentario?