sabato 24 maggio 2008

Un comico alla presidenza

Al primo V-day non ho partecipato, ero negli Stati Uniti. L'8 settembre in volo da Seattle e Chicago. Al ritorno a leggere i giornali italiani ho scoperto un intero sistema politico che insultava un comico. Poi è venuto il tempo del V-day 2, e ai politici si sono aggiunti i giornalisti. Siamo in una strana nazione che ha paura dei comici più dei pregiudicati.

Mi è capitato di vedere un film "L'uomo dell'anno" con un ottimo Robin Williams. Un comico comincia a concorrere per la presidenza. Inizia la campagna con un tono dimesso, ma durante un dibattito televisivo comincia ad aggredire gli avversari. Torna a parlare chiaro con lo stile che lo aveva portato a diventare una star della televisione. Il suo gradimento aumenta e viene eletto. Ma non finisce così e la fine ve la lascio.
Devo dire che l'ho visto per caso ma ho trovato alcune battute eccezionali: riguardo la mania di indagare sulle abitudini sessuali dei candidati "I had sex with a prostitute when I was 21, I was so bad, she gave me a refund." (ho fatto sesso con una prostituta a 21 anni, sono stato così pessimo che mi ha dato un rimborso) oppure criticando il sistema sanitario americano "We'll pay for your Viagra but not for your glasses. That way, you get a hard-on but can't see where to put it! " (Paghiamo per il Viagra ma non per gli occhiali, in questo modo puoi avere un'erezione ma non vedere dove metterlo).

Se dovesse capitare... Beh io voglio Luttazzi presidente del consiglio e il bagaglino all'opposizione

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