giovedì 8 agosto 2013

Stars and stripes

Ho appena finito un corso su Coursera.org
Il titolo del corso era "The camera never lies" e cercava di analizzare il modo in cui si può rappresentare la storia attraverso le immagini e quanto queste siano attendibili come documenti storici.
Partendo dall'utilizzo dell'immagine fatto da Hitler passando alla manipolazione delle immagini per manipolare la storia fatta da Stalin.
Non poteva mancare l'analisi di una delle foto più famose della storia recente, la foto della bandiera alzata sul monte Suribachi storia poi rappresentata nel film "Flags of our father" di C.Eastwood.


Si vedono 5 marines, 4 in primo piano, non si vedono le facce e quindi è impossibile riconoscere i singoli, la foto non ci permette di sapere cosa è successo prima e cosa succederà dopo sembra rappresentare il momento della vittoria e invece la battaglia durerà altri 35 giorni.
Nonostante questo la foto è diventata un'icona della vittoria, del gruppo che porta a termine la missione, e della vittoria raggiunta da eroi anonimi.
Questa immagine fu usata per raccogliere fondi per finanziare lo sforzo bellico, la campagna con maggior successo in termini di raccolta. E' entrata nell'immaginario collettivo degli americani tanto da ritrovarla come monumento, nei poster, sui francobolli, nelle foto dei presidenti...



Un'immagine simile all'ombra dei resti delle Torri gemelle, anche questa volta la bandiera ma non più simbolo di vittoria ma della volontà di ricominciare, se la bandiera sul monte Suribachi fu il simbolo della vittoria, quella a New York rappresenta la voglia di ricominciare anche di fronte alla più grande tragedia americana