lunedì 14 luglio 2008

Si prega di riavvolgere il nastro

Nello scorso weekend ho visto il film in oggetto.

L'idea del film è sufficentemente assurda, un uomo nel tentativo di sabotare la centrale elettrica rimane magnetizzato, entra nella videoteca dell'amico rendendo illegibili le videocassette. Nasce la necessità di dover rigirare i film che i clienti intendono affittare. I nuovi film ottengono il successo che nessuno si aspettava fino all'arrivo degli avvocati della major.

L'opera è di Michel Gondry già autore dello splendido "Eternal sunshine of the spotless mind" tradotto in un più idiota "Se mi lasci ti cancello". Lo stesso destino per questo pubblicizzato come "L'acchiappafilm".
In "Be kind Rewind" si traccia una critica al mondo dei vari BlockBuster pieni di film nuovi e con commessi privi di alcuna competenza, ma a me ha colpito soprattutto come viene trattato il passato: "il passato ci appartiene e possiamo cambiarlo se vogliamo" mi ha ricordato in opposizione il tema di "Magnolia" e di "Onora il padre e la madre": "Tu puoi chiudere con il passato ma il passato non chiude con te".
In "Be Kind Rewind" i nostri due eroi rigirando i film creano opere nuove basate sul ricordo delle trame, e in qualche modo se ne appropriano perchè tutti nel ricordo modifichiamo la realtà e la rendiamo più simile a come l'avremmo voluta.
Nel precedente "Eternal sunshine of the spotless mind" ma ancora di più in "Magnolia" e in "Onora il padre e la madre" invece ritroviamo un passato e un destino a cui non ci si può sottrarre.
Un ritorno continuo al tema del ricordo e del rapporto tra causa ed effetto.
Anche potendo cancellare il passato questo si riproduce perchè inevitabilmente rifacciamo sempre gli stessi errori, ogni volta che capitano in situazioni simili scegliamo di seguire le stesse strade. Ogni volta anche sapendo che la porta è quella sbagliata non riusciamo a resistere e eccoci di nuovo nel mondo e in situazioni che avevamo deciso di evitare.

Alla fine cosa rimane?
La consapevolezza di fare sempre le stesse scelte?
Avere la memoria che a volte funziona come quella di un malato di Alzheimer e invece per altre cose sta sempre lì in agguato e con un niente fa tracimare ricordi non desiderati?

Alla fine ne vale la pena perchè siamo quello che ci è successo e le scelte che abbiamo fatto, magari un giorno i ricordi saranno talmente sfumati che diventeranno come i film "maroccati", nel frattempo si va avanti...

8 commenti:

Anonimo ha detto...

oddio, un po' corsi e ricorsi e non arrivai... mi sembra una visione un po' fatalista, ma vabbe' forse dipende dal fatto che, quando faccio una scelta, capita che non sia convinta sempre che sia quella giusta. Forse trovandomi allo stesso bivio, inventerei un'altra strada... tu sei così tranquillo da fare sempre la scelta giusta ed è bello, mi garba! :-D

MrBlack ha detto...

non parlo di scelte giuste o sbagliate.. ma solo di scelte :-(

Anonimo ha detto...

a meno che tu non usi la monetina e quindi vai a caso, ti orienterai optando per la strada che reputi giusta... no? poi se vogliamo tirare in ballo la definizione asettica di scelta, allora ok, "parliamo di scelte"...

PS: perché faccetta triste?

MrBlack ha detto...

Probabilmente rifarei le stesse cose, anche quelle sbagliate... perchè quando le ho fatte ci credevo e valeva la pena di farle. La faccia triste è perchè so che invece erano sbagliate

Anonimo ha detto...

eggià! a quest'ora invece un discorso profondo si può fa! Cmq non so se dire che mi sembra più fatalismo o rassegnazione, in ogni caso avvalora la mia tesi del "non dirti nulla"... tanto non cambia niente! Se una cosa l'hai fatta sbagliando sei pronto a risbagliare, non ha senso parlare degli errori. Ripeto, beato te che sei un uomo intero (cit.), io mi penso ancora parzialmente scremata! ;-)

Anonimo ha detto...

non ti commento più! epporcazzozza, un giorno,forse, ti dico pure perché!

MrBlack ha detto...

Qual'e' il problema?

Anonimo ha detto...

nessun problema.